L’ho conosciuto così, per caso, una decina di anni fa, mentre facevo spesa
con mia figlia in un supermercato dove anch’egli si serviva. Vidi quell’uomo
esile e zoppicante che con il suo inseparabile bastone si avvicinava con il
carrello alla cassa. Notai subito che sulla sua giacca vi era puntata
all’occhiello una spilla a me familiare. Timidamente mi avvicinai e gli chiesi
se era un paracadutista, mi guardò negli occhi con lo sguardo di chi comprende
che quell’ovvia domanda voleva essere semplicemente l’occasione di conoscere il
personaggio, ed egli mi accontentò rispondendomi: “ Sono un Folgorino di El
Alamein. Mi chiamo Franco Gremignani“.
Istintivamente mi misi sull’attenti e con non poca emozione, esclamai: “El vestì
de màgher”.
Davanti a me si era materializzata la storia e porgendogli la mano stavo
toccando la leggenda.
“El vestì de màgher” è un capitolo del libro di Raffaele Doronzo – Uomini della
FOLGORE a El Alamein – interamente dedicato al Gremignani. Così lo chiamavano
per la sua esile corporatura che nascondeva comunque una non esigua struttura
atletica.
Fu lui che da quel giorno mi accolse e mi fece conoscere la sezione di Monza.
Una figura indubbiamente carismatica per tutti noi paracadutisti monzesi, un
uomo fortemente colto ma in eguale misura umile e semplice.
Così semplice che è salito “in quell’angolo di cielo….” in punta di piedi, senza
lasciar detto “ai suoi paracadutisti” (così ci chiamava) che se ne sarebbe
andato.
Così come a dire “sarò sempre con voi”.
Ciao Franco.
FOLGORE!!!
- Caporal maggiore paracadutista ad El Alamein in forza alla
compagnia comando del IX Battaglione agli ordini del Maggiore Aurelio Rossi a
cui è intitolata la sezione di Monza.
Giornalista del Corriere della Sera fu il primo Presidente della sezione, in
seguito Presidente Onorario. -